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mercoledì 17 novembre 2010

Ismett Palermo, primo impianto di 2 cuori artificiali Vad in regione


Palermo, 16 nov. - E' stato eseguito per la prima volta in Sicilia all'Ismett di Palermo l'impianto di due cuori artificiali di nuova generazione, sistemi di assistenza ventricolare (Vad - Ventricular assist device) in grado di sostituire la funzione cardiaca sostenendo il circolo sanguigno. Il nuovo programma si inserisce nel piano portato avanti in questi mesi per razionalizzare e potenziare i progetti di cardiochirurgia nella regione. "L'avvio del programma - sottolinea Bruno Gridelli, direttore dell'Istituto mediterraneo per i trapianti e terapie ad alta specializzazione - è stato fortemente voluto dall'assessore regionale alla Sanità Massimo Russo, e nasce dalla volontà di fornire una sanità sempre più efficiente e di alta qualità ai pazienti siciliani". Gridelli sottolinea che "rendere disponibile l'assistenza ventricolare significa da un lato garantire il più alto livello di cura dello scompenso cardiaco oggi disponibile al mondo, e dall'altro utilizzare razionalmente le risorse della sanità. E' infatti ormai dimostrato che i nuovi sistemi di assistenza ventricolare migliorano l'aspettativa e la qualità di vita dei pazienti con scompenso cardiaco e riducono la spesa di gestione di questa grave e sempre più diffusa patologia. Trattandosi di tecnologie molto avanzate, è necessario, come indicato dal ministro Fazio, sviluppare linee guida e sistemi di monitoraggio della qualità dei centri che effettuano questi interventi di altissima specialità". L'impianto è stato eseguito in due pazienti siciliani 50enni, in lista per trapianto di cuore e ormai in fin di vita. Gli interventi sono stati realizzati la scorsa settimana da un'equipe mista composta da chirurghi e anestesisti di Ismett e dell'Upmc (University of Pittsburgh Medical Center), fra le strutture leader nel settore e partner dell'Istituto palermitano. In sala Bob Kormoss, direttore del programma di cardiochirurgia dell'Upmc e fra i massimi esperti nel mondo di cuori artificiali, e Michele Pilato, responsabile del programma di cardiochirurgia e trapianto di cuore dell'Ismett."L'applicazione di tale sofisticata tecnologia - afferma Pilato - richiede, al di là della chirurgia, il contributo e la dedizione di un team multidisciplinare in grado di monitorare 24 ore al giorno lo stato clinico del paziente impiantato. Al momento entrambi i pazienti hanno un decorso post-operatorio regolare e, con maggiori probabilità, avranno la possibilità di attendere un organo da trapiantare, sopravvivendo alla patologia cardiaca altrimenti fatale". Kormoss sottolinea che "all'Ismett ho trovato un'organizzazione ed un team di eccellenza in grado di eseguire tale procedura complessa con la stessa affidabilità dei migliori centri internazionali. Anche grazie alla sua collocazione geografica, l'Ismett può diventare il centro di riferimento per l'applicazione di tale tecnologia ai pazienti del bacino Mediterraneo. In considerazione della carenza di organi trapiantabili, i sistemi Vad rappresentano la strada più promettente per il trattamento dello scompenso cardiaco terminale refrattario alle terapie convenzionali". L'Ismett ha in programma anche di avviare, attraverso la telemedicina, un progetto di monitoraggio domiciliare dei pazienti impiantati con Vad.

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Ditulis Oleh : k.c. Hari: 08:07 Kategori:

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