A partire da oggi, la normativa UE in vigore sancisce il diritto dei cittadini di recarsi in un altro paese UE per sottoporsi a trattamenti sanitari e di ottenere un rimborso. Entro oggi tutti i paesi dell'UE (ma per l'Italia slitta al 4/12/2013 ndr) devono aver recepito nella normativa nazionale la direttiva sui diritti dei pazienti relativi all'assistenza sanitaria transfrontaliera, adottata 30 mesi fa.
Questo è quanto dichiaralo da Tonio Borg Commissario UE per la Salute: "Per i pazienti, questa direttiva significa empowerment: scelta tra molteplici servizi di assistenza sanitaria, accesso a maggiori informazioni e riconoscimento delle prescrizioni su scala transfrontaliera facilitato. La direttiva è una buona notizia anche per i sistemi sanitari europei, migliorando la cooperazione tra gli Stati membri per quanto riguarda gli strumenti interoperabili di assistenza sanitaria elettronica, l'uso della valutazione delle tecnologie sanitarie e la condivisione di competenze rare.
Perché i pazienti possano esercitare i diritti sanciti dalla normativa UE, la direttiva deve essere adeguatamente recepita e fatta rispettare. La Commissione ha fornito un notevole sostegno agli Stati membri nel corso del periodo di recepimento. Oggi invito tutti gli Stati membri a ottemperare ai loro obblighi e recepire pienamente la presente direttiva.
La Commissione monitorerà con attenzione il recepimento, fornirà assistenza e adotterà, se necessario, misure idonee."
La legge chiarisce i diritti dei pazienti di accedere alle cure di qualità sicura e buona oltre i confini dell'Unione europea, ed eventuali rimborsi.
Pazienti che si recano in un altro paese dell'UE per cure mediche potranno godere di pari trattamento rispetto ai cittadini del paese in cui vengono trattati. In alcuni casi, possono avere bisogno di chiedere l'autorizzazione prima di viaggiare per il trattamento, in particolare se il trattamento richiede un pernottamento presso un'ospedale o di assistenza sanitaria altamente specializzata e costosa.
Ecco un'estrazione dalla FAQ sul nuovo regolamento:
Le autorità nazionali possono introdurre un sistema di "autorizzazione preventiva" per andare in un altro Stato membro per il trattamento in 3 casi:
Anche se autorizzato in genere il paziente paga in anticipo.
Puoi trovare maggiori informazioni sui diritti all'assistenza sanitaria all'estero al punto di contatto nazionale, o sul sito "La tua Europa": http://europa.eu/youreurope/citizens/health/index_en.htm
fonte saluteme
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